mercoledì 4 marzo 2009

Sonetto 57


Sono
la Tua schiava,
a che mai dovrei attendere
se non ai tempi del Tuo desiderio?
Tempo prezioso altro non ho da spendere
nй servigi, finchи Tu non li chiedi.
Non oso accusar l'ora senza termine,
mio Signore, se scruto sul quadrante
attendendoTi.
O il crudo dell'assenza
poi che
alla Tua serva
l'addio pronunciasti.
Non oso chieder col pensier
geloso
dove esser puoi, che fai immaginare:
come
una schiava
triste penso solo
quanta gioia dai ora a chi T'и accanto.
Sм folle и amore, che nella Tua voglia
- Fa ciт che vuoi -
nulla di male coglie.

(W. Shakespeare)

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